Diamanti – i tagli

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Il taglio è una delle 4C, cioè uno dei 4 principi utilizzati per determinare il valore di un diamante. Il taglio è l’unico parametro in cui è previsto l’intervento dell’uomo ed è senza dubbio la caratteristica essenziale per potenziare il riflesso della luce ed esaltare la brillantezza di un diamante.

Il tipo di taglio determina il numero e la tipologia di faccette presenti e, di conseguenza, il modo in cui la luce entra e viene riflessa. Ogni taglio è stato studiato per massimizzare la capacità di un diamante di brillare.

La qualità del taglio è stata definita da GIA (Gemological Institute of America) secondo questa scala di valutazione:

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Durante le operazioni di taglio, parte della pietra grezza va perduta. Pertanto, prima di procedere, il tagliatore deve studiare bene la pietra per cercare di ottimizzare la materia disponibile ed enfatizzarne la bellezza.

Il taglio è un mix di arte e scienza: migliore è il taglio, migliore sarà anche la luminosità e lo scintillio del diamante.

Un diamante può apparire diverso a seconda delle varie condizioni di luce a cui viene esposto. La ragione sta nelle sue faccette, che fungono da specchietti e riflettono ciò che le circonda. Qualsiasi movimento provoca la riflessione della luce da una faccetta all’altra e produce magnetici bagliori di luce e colore. Se comprerai un diamante, ricordarti di osservarlo sotto diverse tipologie di luce (quella soffusa, quella diurna, ecc.).

 

Le principali tipologie di taglio sono quattro:

 

1- BRILLANTE

È il taglio più famoso grazie all’impareggiabile scintillio che dona al diamante, ma è davvero molto diffuso anche per altre gemme.

Il taglio brillante prevede 57 faccette (33 nella parte superiore costituita da tavola + corona e 24 nel padiglione), oppure da 58 faccette, nel caso in cui l’apice non si presenti con la tipica punta, bensì con una piccola “tavola inferiore”.

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Tavola: superficie piana che si trova nella parte superiore del diamante.

Corona: parte superiore di un diamante, tra tavola e cintura.

Cintura: è la circonferenza del diamante, la sua larghezza massima. É il punto d’incontro tra corona e padiglione. Pur essendo anch’essa sfaccettata, è pratica diffusa non includere il numero delle sue faccette nel conteggio totale.

Faccette: superficie piana formata dal taglio. Hanno forme diverse a seconda della loro posizione e del tipo di taglio, in ogni caso il loro scopo è sempre quello di riflettere la luce nel miglior modo possibile.

Padiglione: parte inferiore di un diamante, che inizia dalla cintura e arriva all’apice.

Apice: estremità inferiore della gemma (quasi sempre a punta).

 

Questo taglio è progettato per massimizzare lo scintillio e minimizzare la presenza di eventuali inclusioni, però prevede una notevole perdita di peso durante la lavorazione.

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La forma più conosciuta è quella rotonda, ma da questa ne sono derivate altre davvero stupende: ovale, goccia, cuscino, marquise e cuore, di cui parleremo in un altro articolo.

Ricordatevi: diamante e brillante NON sono sinonimi! Il diamante è la pietra, brillante è il tipo di taglio!

 

Tutti i tagli che non rientrano nella categoria “brillante rotondo” vengono genericamente denominati FANCY (cioè “fantasia”).

 

2- A GRADINO

Solitamente di forma rettangolare o quadrata, questo taglio è caratterizzato da file di faccette allungate e rettangolari, disposte a scalini sui lati. Queste faccette allungate rendono più visibile la presenza di eventuali inclusioni, pertanto questo taglio si presta meglio a diamanti di purezza elevata.

I tagli a gradino più diffusi sono: a smeraldo, baguette, carré.

Conferisce un aspetto signorile, molto in voga nel periodo art-deco.

Jay-Z ha regalato a Beyoncé questo anello mozzafiato, firmato da Lorraine Schwartz.

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Il bellissimo anello con diamante taglio smeraldo, opera di Jean Dousset, che Eva Longoria ha ricevuto dal secondo marito Tony Parker.

Credits: photo.voici.fr  

 

 

3- TAGLI MISTI

Vengono così definiti i tagli che combinano le caratteristiche del taglio brillante con quelli a gradino. I più noti sono il taglio Princess e il Radiant, entrambi di forma prevalentemente quadrata.

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4- TAGLIO A ROSA

Questo taglio risale al 1500, ma sta tornando prepotentemente di moda poiché regala una luce più soffusa e discreta e vibrazioni molto vintage.

Ricorda un taglio cabochon (di cui, secondo alcuni, sarebbe il suo naturale sviluppo), ma anziché essere e liscio, prevede 24 faccette triangolari ed una base piatta.

La variante “a rosetta” prevede un numero inferiore di faccette.

Con questo taglio, si riduce notevolmente la perdita di pietra grezza, tanto che alcuni tagliatori preferiscono ricavare due diamanti a taglio rosa, piuttosto che uno a taglio brillante.

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L'anello di fidanzamento con diamante tagliato a rosa che Jennifer Aniston ha ricevuto dal secondo marito Justin Theroux
Credits: debebians.com

Camila Alves con il marito Matthew McConaughey e (sulla destra) un dettaglio del suo delicato anello di fidanzamento.

Credits: www.eonline.com

                                     

Un primo piano dello splendido anello firmato Irene Neuwirth con cui Charlie McDowell ha chiesto la mano di Lily Collins.

Credits: Lily Collins Instagram / www.dailymailcom.uk

 

Altri tagli notevoli sono:

– CABOCHON

Il termine deriva dal francese “caboche” (testa), che a sua volta deriva dal latino “caput”. Capirete che questo taglio prevede una forma convessa, arrotondata e liscissima, totalmente priva di faccette. É un taglio davvero antico e in auge fino al XV secolo, quando i maestri tagliatori iniziarono a proporre tagli più sfaccettati. Si presta molto bene per le gemme di colore, ma è assai sconsigliato per gemme che presentino inclusioni o fratture che raggiungono la superficie perché queste, durante il processo di taglio, potrebbero provocare la rottura della pietra.

       

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– ASSCHER

Con questo taglio, dall’allure molto moderna, gli angoli sono tagliati, le faccette sono a gradini (“step facets”), la tavola è piccola e di forma quadrata. Offre uno scintillio magnifico, maggiore rispetto al taglio smeraldo, tuttavia può mostrare eventuali inclusioni se la pietra ha purezza di grado SI1 o SI2.

       

Credits: www.brilliantearth.com                                                               Credits: www.brilliantearth.com  

 

 

Oltre ai tagli citati, ve ne sono altri davvero raffinati, ma poco conosciuti in Italia. Credo valga la pena di raccontarli:

 

– ASHOKA

Questo taglio ha una storia molto antica e deve il suo nome ad un guerriero indiano, Ashoka Maurya, divenuto poi imperatore.

È un taglio a cuscino modificato, di forma rettangolare e con angoli arrotondati. La versione moderna di questo taglio è stata introdotta nel 1999 dal mitico gioielliere William Goldberg, che lo ha perfezionato e brevettato. È disponibile solo nelle boutique William Goldberg o in quelle dei suoi partners.

I diamanti a taglio Ashoka sono piuttosto rari perché questo taglio richiede molta maestria e prevede un diamante grezzo piuttosto grande (almeno 3 cts), che sia essenzialmente puro. Meno del 10% dei diamanti estratti ogni anno possiede le qualità adatte per essere tagliato in Ashoka.

Un diamante tagliato Ashoka può sembrare più grande rispetto ad un altro diamante di medesima caratura tagliato a brillante.

Credits: www.kwiat.com          Credits: www.www.ashokadiamond.com        Credits: www.ashokadiamond by William Goldberg 

                                     

Il raffinatissimo anello di Reese Whiterspoon, dono del secondo marito Jim Toth.

Credits: David Livingstone / www.marthastewart.com

 

– A RITRATTO 

Questo è un taglio di antiche origini indiane. E’ molto raro ed è caratterizzato da un diamante tagliato in maniera talmente sottile da ricordare la lastra di vetro utilizzata nei portafoto. Non a caso, questo taglio era utilizzato per gioielli che custodivano un piccolo ritratto in miniatura.

E’ un esempio di eccezionale artigianato e richiede grande abilità da parte del tagliatore.

Questo taglio è utilizzato soprattutto per i diamanti, ma naturalmente si può adattare anche ad altre pietre.

La gemma si presenta con una tavola estesa (che richiede un diamante di elevata purezza), circondata da sottili sfaccettature e regala al gioiello un aspetto delicato, cristallino e preziosissimo.

E’ un taglio elegante, sobrio, squisito. Sta tornando di moda e ne sentirete molto parlare …

       

Credits: Eva Fehren The Eclat / jewelryconnoisseur.net                              Credits: www.1stdibs.com  

Credits: Un modello personalizzabile di Kelty Pelechytik. / www.nytimes.com

 

– EUROPEO (“Old European cut”)

È un antico taglio rotondo, caratterizzato dalla brillantezza discreta e dalle faccette più larghe che donano un aspetto quasi floreale. Essendo tagliati a mano, i diamanti “Old European” sono molto rari e preziosi.

Rivolti verso l’alto, i diamanti così tagliati possono apparire più “bianchi” di 2 gradazioni rispetto al loro effettivo grado GIA.

Credits: © EraGem Jewelry / eragem.com           

 

– OLD MINE CUT

Anche questo è un taglio antico e fa riferimento ai diamanti tagliati prima del 1890. La forma poteva variare da pietra a pietra, tuttavia la più diffusa era quella di un quadrato arrotondato. Per questo motivo può essere considerato il taglio precursore della forma a cuscino.

Questo taglio prevedeva una tavola piccola e un apice largo. Siccome i diamanti venivano tagliati a mano, hanno un aspetto davvero molto naturale.

Credits: www.diamonds.pro

 

In ultima nota, vorrei dedicare qualche parola al taglio BRIOLETTE. Sebbene sia un taglio più adatto ad orecchini, collane e tiare per via del suo effetto “chandelier”, è talmente bello che mi fa piacere raccontarvi qualche informazione.

Si tratta di un antichissimo taglio, probabilmente nato India, amato nel periodo Vittoriano, ma pare che già nel XVII sec. il celebre mercante Jean-Baptiste Tavernier avesse venduto due diamanti tagliati a briolette al Re Luigi XIV di Francia.

Questo taglio si adatta benissimo a diamanti e gemme colorate e regala la forma di una goccia multi-sfaccettata. La pietra non ha tavola, né corona, né padiglione, ma solo tante faccette triangolari. Non esiste una regola specifica che indichi il numero delle faccette, per cui esso è determinato semplicemente dalla grandezza della pietra. Pertanto tante più faccette ci sono, tanto più scintillante apparirà la gemma. L’unica raccomandazione è che il taglio sia simmetrico e che la gemma abbia un grado di purezza elevato.

Credits: www.loosegrowndiamond.com

Credits: www.loosegrowndiamond.com

 

L’evidente vantaggio è che la luce entra da qualsiasi direzione e tutte le faccette la riflettono. La bellezza della gemma è visibile da ogni angolatura, in un unico colpo d’occhio.

È possibile che la punta abbia un piccolo buco, creato appositamente per far passare una catenina, oppure un gancetto al quale appendere la pietra.

Poiché essa non è protetta né dal metallo né da rebbi, come invece accade nelle più comuni montature, è preferibile che solo una gemma dura e resistente venga scelta per questo taglio.

I diamanti tagliati a briolette sono piuttosto rari e costosi e l’assenza di protezione li rende poco adatti per essere indossati quotidianamente.

       

Credits: www.1stdibs.com                                                           Credits: www.1stdibs.com

 

In conclusione, la qualità del taglio è essenziale e da esso dipende il modo in cui le faccette del diamante interagiscono con la luce. Diamanti tagliati nello stesso stile e nella medesima forma possono però variare nella dimensione della tavola, nello spessore della cintura, nella simmetria o nella lucidatura. Queste caratteristiche hanno un impatto importantissimo nell’aspetto del diamante e nella sua qualità.

Inoltre, un diamante ben tagliato apparirà più grande di uno tagliato male, anche se quest’ultimo è di maggiore caratura rispetto al primo. Se il taglio è di qualità mediocre, anche il diamante più bello potrà apparire insignificante. Mi raccomando: non economizzare sulla qualità del taglio!

Rivolgiti ad un buon gioielliere oppure scegli un brand conosciuto e rinomato.

 

 

Fonti:

www.brides.com

www.ringconcierge.com

www.tiffany.com

www.langantiques.com

www.diamondsourceva.com

www.candere.com

www.loosegrowndiamond.com