La pietra portafortuna di febbraio: l'ametista

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Bella, colorata, forte e versatile: l’ametista è la splendida pietra portafortuna corrispondente al mese dell’amore.

Sempre più corteggiata nel mondo della gioielleria, vediamo insieme le sue caratteristiche!

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Cos’è l’ametista, colori e varietà

L’ametista è un tipo di quarzo ed è conosciuta principalmente per il suo colore viola. Le sfumature possono variare dal delicato e limpido lilla fino all’intenso e profondo color melanzana.

Le miniere da cui si estraggono le gemme di migliore qualità si trovano in Africa e Sud America, in particolare in Uruguay.

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Esiste anche una varietà di ametista verde pastello, meno conosciuta, eppure bellissima che si chiama prasiolite. Deve il suo colore a dei composti di ferro ed è molto rara in natura, tanto che gran parte delle pietre in vendita oggi sono in realtà state sottoposte a trattamento termico o irradiazione per poter raggiungere quella tipica tonalità di verde.

Kiki Mc Donough, anello Kiki Cushion con ametista verde, Credits:www.kiki.co.uk

Kiki Mc Donough, anello Kiki Classics Ripple con ametista verde, Credits: www.kiki.co.uk

Kiki Mc Donough, anello Grace con diamanti e ametista verde, Credits: www.kiki.co.uk

Pomellato, anello Nudo classic, oro rosa, oro bianco, prasiolite e diamanti, Credits: www.pomellato.com

Storie, leggende e origine dell’ametista

L’ametista è una delle gemme più antiche nella storia della gioielleria: sappiamo che i mercanti dell’antica Roma la commercializzavano e che veniva utilizzata per camei e intagli.

Il suo colore viola profondo ricordava la tinta del vino, motivo per il quale i Greci la battezzarono “Amethystos”, da a- (non) + methysko (ebbro), ossia “non ubriaco” e sia i patrizi romani che i greci erano convinti che questa gemma potesse proteggerli dal rischio di vizi e bagordi. Il vino dell’epoca era spesso e melenso e provocava ubriachezza dopo pochi sorsi. Per ovviare a questo rischio, che era anche considerato socialmente vergognoso, il vino veniva diluito con dell’acqua, assumendo quella bellissima sfumatura violetta, considerata l’indicatore della concentrazione ideale in cui il vino sarebbe stato meno inebriante. Inoltre, all’epoca venivano realizzati calici e coppe in ametista.

Secondo la tradizione romana, i commensali dovevano bere ogni volta che il padrone di casa accostava il suo calice alle labbra, tuttavia il colore viola del calice ingannava gli invitati, portando tutti a credere che anche lui stesse bevendo vino. In realtà con questo stratagemma, l’ospite poteva restare sobrio bevendo dell’acqua, la quale assumeva il colore violaceo della coppa, mentre gli invitati si abbandonavano a Bacco!

Si racconta che anche San Valentino indossasse un anello con sigilllo che riproduceva l’immagine di Cupido.

Nel Medioevo, l’ametista era tagliata soprattutto a cabochon e montata in anelli, ganci per i mantelli e spille.

I membri della Chiesa l’amavano particolarmente e accostavano il suo colore agli ideali di umiltà, pietà, castità e distacco dalle tentazioni terrene.

A paragone delle gemme più preziose (cioè diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi) che vengono estratti in aree precise e limitate, i depositi di ametista sono relativamente più diffusi su tutta la crosta terrestre.

In particolare, la scoperta dei giacimenti brasiliani all’inizio del 19° secolo, ha portato un afflusso di nuovi esemplari sul mercato, pronti per essere acquistati dalle famiglie europee più benestanti.

Curiosamente l’ametista è uscita di moda negli Anni Venti, per poi incontrare nuovamente i favori del pubblico dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie alla Duchessa di Windsor Wallis Simpson, che nel 1947 acquistò da Cartier una magnifica collana di ametista, turchese e diamanti.

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Nello scettro di Sant’Edoardo della corona britannica è incastonato un globo di ametista.

Le proprietà dell’ametista

L’ametista è ricca di significati. I monaci buddisti tibetani la consideravano una gemma sacra e la intagliavano per ricavarne grani di preghiera.

Secondo la tradizione più moderna, è una potente pietra protettiva con proprietà stimolanti a livello cognitivo ed emotivo.

Si narra anche che l’ametista porti pace e tranquillità a chi lo indossa.

           

Eden Presley anello in oro, ametista, diamanti, gemme colorate, Credits: www.katerinaperez.com

Fabio Salini, anello con ametista cabochon e pelle viola, Credits: modesens.com  

Quali fattori determinano la qualità di un’ametista?

Più che dal suo peso in carati, un’ametista viene valutata innanzitutto per la qualità del colore, che deve essere un viola vellutato oppure un vibrante viola porpora. I colori pallidi sono meno cari di quelli vibranti.

Le gemme più apprezzate sono quelle che, viste dall’alto, mostrano una tonalità uniforme e senza zone di colore.

Assicurati che la gemma che hai intenzione di acquistare non sia stata trattata e affidati solo a gioiellieri di fiducia.

   

Claudine, Credits: www.diamondere.com                                     Mimi, oro rosa e ametista, Credits: www.mimimilano.com  

 

La gran parte delle ametiste tagliate e immesse sul mercato sono prive di inclusioni visibili ad occhio nudo. Se la gemma presenta un colore particolarmente ricco e affascinante, i professionisti “sorvolano” sulla presenza di eventuali inclusioni minori. È chiaro però che nelle ametiste di colore chiaro le inclusioni visibili ad occhio nudo ne riducono il valore.

Anche il taglio fa la sua parte per esaltare la bellezza dell’ametista, dunque accertati che la gemma brilli in modo vivace e che rifletta la luce in modo uniforme.

Confronta più pietre accostandole l’una all’altra, in modo che tu possa valutarne la qualità.

Orogami, anello Sfere, ametista e oro giallo, Credits: www.orogami.com   

 

Cura e pulizia dell’ametista

Il colore di alcune ametiste può sbiadire dopo una lunga esposizione alla luce solare, perciò evita di abbandonare il tuo gioiello davanti alla finestra per troppo tempo.

Altrettanto pericolosi sono il calore (ricorda di sfilarti l’anello prima di una doccia calda!) ed i prodotti per la pulizia: rimuovi il tuo gioiello quando pulisci casa e anche quando nuoti in piscina.

Se devi svolgere attività manuali energiche, metti via il tuo anello e ricorda di collocarlo in luogo separato dagli atri gioielli, in modo che non graffi gemme più fragili, ma nemmeno possa essere rigato da gemme più resistenti.

La pulizia ad ultrasuoni sui gioielli di ametista è caldamente sconsigliata perché potrebbe interferire con piccole crepe o fratture interne, finendo col provocare danni gravi. Piuttosto puoi pulire il tuo gioiello a casa, utilizzando acqua tiepida e un po’ di sapone neutro (vedi qui come si puliscono i diamanti).

Se avrai cura del tuo gioiello con ametista, vedrai che ti durerà una vita e potrà essere goduto anche dai tuoi futuri nipotini!

James Allen, anello con doppia ametista trapezoidale, Credits: blog.jamesallen.com   

James Allen, anello con ametista allungata, Credits: blog.jamesallen.com

Rubinia, anello in oro giallo 9kt e ametista, Credits: rubinia.com

Ashley Zhang, antico anello in oro giallo con ametista, Credits: www.katerinaperez.com

L’ametista è adatta per un anello di fidanzamento?

L’ametista è una gemma non soltanto stupenda, ma anche piuttosto resistente. Come il granato, si posizione al 7° posto nella Scala di Mohs, rendendola una gemma appropriata per essere indossata quotidianamente, con le dovute cautele. Tuttavia, se opti per un anello di fidanzamento con ametista, sappi che è sconsigliato indossarlo durante attività troppo energiche o vigorose.

Credits: blog.jamesallen.com   

 

Infine, considerando la facile reperibilità sul mercato, il suo prezzo è più accessibile rispetto a quello di altre gemme: in pratica, puoi ottenere una esemplare di dimensioni importanti ad un costo ragionevole.

Brilliant Earth, anello Fortuna con ametista, Credits: www.brilliantearth.com

 

Un anello di fidanzamento con ametista è una scelta molto originale, perfetta per una coppia che non dipende dalle mode.

Non dimenticare di indossare il tuo anello quando esci la sera: secondo gli antichi Greci, l’ametista ti proteggerà dal rischio di ubriacature!

Capucinne, anello Dora con ametista e diamante, Credits: capucinne.com

 

Con cosa si può abbinare l’ametista?

Alcuni metalli possono valorizzare il colore di una gemma. In questo caso, l’oro bianco mette in risalto i sottotoni freddi e bluastri, mentre un metallo più caldo enfatizza la profondità e la passionalità del viola.

L’ametista copre bene sia i toni freddi che quelli caldi e quindi è una gemma che si adatta molto bene ad ogni carnagione!

Tiffany & Co., anello ametista cabochon Elsa Peretti, Credits: www.tiffany.it  

James Allen, anello cocktail con ametista, Credits: blog.jamesallen.com

 

Pro e contro dell’ametista

Pro        Rispetto ai tradizionali diamanti, sempre seducenti e di classe, qualche volta mi piace vedere negli anelli un’esplosione di colore, qualcosa di nuovo e originale. In effetti, l’elemento più attraente in un anello di fidanzamento con ametista è certamente il colore brillante.

L’altro aspetto importante è senz’altro il prezzo conveniente: una gemma di grande caratura è relativamente economica rispetto ad un diamante di pari dimensioni.

 

Contro    Lo svantaggio più importante dell’ametista è sicuramente il fatto di non essere resistente come un diamante. Pur posizionandosi al 7° posto della Scala di Mohs (ricordo che il diamante occupa la 10° posizione), questo non deve trarre in inganno perché la scala ordina i minerali dal più morbido al più duro, senza considerare che il diamante è in realtà 10 volte più duro dell’ametista!

Tuttavia, l’ametista è una gemma abbastanza durevole da essere indossata quotidianamente, se pur con le cautele che ho descritto sopra.

James Allen, anello con piccola ametista in oro giallo, Credits: blog.jamesallen.com

 

Concludendo …

Nel mondo delle gemme colorate, l’ametista è una delle più affascinanti, regali e ricche di storia. È resistente ed è legata al Santo dell’Amore, perfetta per celebrare la vostra storia! … e ora al via i festeggiamenti con un buon vino: la vostra ametista saprà proteggervi dalla sbronza!

De Grisogono, cocktail ring con ametista cabochon, rubino, zaffiro rosa, diamanti, Credits: www.1stdibs.com

 

Mimi, anello Blanche con ametista, Credits: www.mimimilano.com

Alessio Boschi, anello Flame in oro giallo con ametista e gemme colorate, Credits: www.katerinaperez.com      

Marco Bicego, anello Jaipur, Credits: it.marcobicego.com

Chaumet, anello Alveole in oro, Credits: www.katerinaperez.com

 

 

 

Fonti:

www.gia.edu

www.katerinaperez.com

www.theknot.com

blog.jamesallen.com

Brides.com

kenanddanadesign.com

www.engagementringbible.com

www.harpersbazaar.com